Strumenti utili

Istruzioni

I seguenti contenuti vi aiuteranno nel processo di preparazione di un CECE:

Know-How-Transfer

  • Deduzione automatica delle finestre?

    Nel dicembre 2016, con la versione CECE V4.7, abbiamo cambiato la logica della deduzione automatica delle superfici finestra. Precedentemente a questa versione, l'esperto CECE poteva gestire la deduzione automatica delle superfici finestre dalle pareti, selezionando tramite un «vistino». Si manifestavano regolarmente situazioni di incertezza, e così abbiamo automatizzato questo aspetto con la versione 4.7. Non appena viene selezionato «montata in» per una finestra, tutte le superfici dovranno essere registrate in questo modo. Per nuovi progetti ciò si spiega da sé, mentre se si adattando progetti pubblicati prima del dicembre 2016, in alcuni casi si consiglia di procedere con cautela. 

     

    Esempio: un esperto aveva già rilevato le superfici nette delle pareti, registrando comunque ancora tutte le finestre come «montate in». Durante l'aggiornamento, le aree delle finestre sono state sottratte dalle aree delle pareti. Lo strumento non è in grado di rilevarlo come un errore. Tuttavia, dalle schede «Pareti» e «Finestre e porte» sotto «Generale» potete verificare in modo semplificato se nel vostro progetto vengono calcolate superfici lorde o nette. Qui puoi trovare ulteriori informazioni sull’argomento.

  • Elenco degli oggetti

    Effettivamente un po' nascosto sotto la voce «Il mio profilo», lo strumento offre un aiuto per avere una visione d'insieme dei vostri oggetti e delle tariffe applicate. Nella scheda «Lista degli oggetti CECE» è possibile generare una lista per un determinato periodo di tempo. L'elenco degli oggetti viene generato in formato lista Excel in modo da consentire una classificazione individuale o un'eventuale ulteriore elaborazione. Oltre ai consueti dettagli dell'oggetto, troverete anche la data dell'evento (ad es. data di pubblicazione) e la data di fatturazione. Poiché la fattura delle spese viene controllata ed emessa in modo semi-manuale, può derivarne una leggera differenza con l’effettiva data della fattura.

    Spesso non è chiaro come sia impostata la struttura tariffaria del CECE. Tutte le pubblicazioni con il numero di versione CECE .01 costano CHF 60.- (es. AG-00001234.p01 come anche AG-00001234.01). Gli aggiornamenti con il numero di versione .02 o superiore vengono fatturati a CHF 20.-. La generazione del primo rapporto in formato Word costa CHF 90. Questa tassa viene addebitata una sola volta per oggetto (per ogni numero master CECE, ad es. per AG-00001234). In seguito, sarà quindi possibile rivedere più volte le misure, e di generare nuovamente il rapporto gratuito.

    Per qualsiasi domanda riguardante l'elenco degli oggetti e la fatturazione dei costi, contattare il Supporto CECE all'indirizzo cece@cece.ch o il CECE Expert Helpdesk. Domande sulla fattura stessa possono essere rivolte anche direttamente alla contabilità CECE all'indirizzo facture@geak.chQui puoi trovare ulteriori informazioni su questo argomento.

  • Esposizione al radon

    Il radon è un gas nobile radioattivo naturale, onnipresente, incolore, inodore e insapore. È un prodotto di decadimento dell’uranio che si trova nel suolo e nelle rocce. Il radon può sfuggire relativamente facilmente da terreni e rocce e diffondersi attraverso l'aria del suolo o dissolversi nell'acqua. Di conseguenza può anche entrare nell'aria interna degli edifici. L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) stima che circa il 10% dei casi di cancro ai polmoni sono causati dal radon. È la seconda causa più comune di cancro ai polmoni dopo il fumo.

    Per ridurre l'esposizione della popolazione svizzera alle radiazioni ionizzanti, l'attuale ordinanza federale sulla radioprotezione (ORaP, RS 814.501) considera tutta la Svizzera come una zona a rischio. La presenza di radon nell'aria interna degli edifici deve quindi essere valutata e prevista in un'analisi dei rischi in generale. Una prima indicazione per sapere se ci si deve aspettare concentrazioni elevate di radon può essere trovata nella mappa del radon pubblicata dal governo federale.

    Mappa del radon

    In Svizzera, le aree con la più alta contaminazione si trovano in particolare nelle Alpi, nel Giura occidentale e in alcuni luoghi anche nell'Altopiano centrale.

    Oltre alla natura del sottosuolo, la concentrazione di radon negli edifici dipende dalla costruzione o dalle condizioni dell'edificio e dal tasso di ricambio dell'aria nell'edificio. Questo è il motivo per cui edifici vicini hanno spesso concentrazioni di radon diverse. La certezza sulla concentrazione di radon può essere raggiunta solo attraverso la misurazione del radon. La concentrazione di radon si misura in becquerel per metro cubo (Bq/m3). 1 Bq/m3 significa che in un metro cubo d'aria un nucleo atomico di radon decade al secondo emettendo radiazioni ionizzanti.

    L’ORaP, rivista il 1° gennaio 2018, quantifica in 300 Bq/m3 il valore di riferimento (da non superare) della concentrazione di gas radon in media annua per i locali in cui le persone passano regolarmente diverse ore al giorno. I Cantoni sono responsabili dell'attuazione delle misure di protezione dal radon negli edifici.

    Una ristrutturazione energetica dell'edificio cambia l’ermeticità dell'involucro dell'edificio e di riflesso le condizioni di pressione come pure il tasso di ricambio dell'aria nell'edificio; ciò può portare a un aumento della concentrazione di radon negli ambienti chiusi. Allo stesso tempo, la ristrutturazione è anche un'opportunità per ridurre i livelli di radon a un livello accettabile e con un costo moderato. È consigliabile contattare un esperto di radon nella fase iniziale del progetto. La bonifica del radon in una fase successiva (a risanamento avvenuto) è molto più costosa.

    L'UFSP e i cantoni raccomandano di prendere in considerazione le seguenti misure durante la ristrutturazione degli edifici:

    • Misurare il livello di radon prima della ristrutturazione;
    • Rendere stagni i pavimenti di terra/ghiaia delle cantine, attraversamenti di tubi, crepe e giunti nei pavimenti e nelle pareti delle cantine;
    • Impedire il flusso d'aria dalla cantina ai locali abitabili sigillando porte e attraversamenti;
    • Impedire la formazione di pressione negativa nell’abitazione (cappe delle cucine con espulsione verso l’esterno, ventilatori d’estrazione nei WC, caminetti, bollitori con pompa di calore ed espulsione dell’aria verso l’esterno, ecc.). Nel caso di stufe da camera (ad esempio stufe-caminetto, stufe a gas, ecc.), assicurarsi che ci sia un’adduzione sufficiente di aria comburente dall’esterno. Idealmente, dovrebbe essere installata una condotta diretta dell’aria esterna;
    • L'installazione di un sistema di ventilazione controllata (Minergie) è vantaggiosa;
    • Evitare le cavità tra l'isolamento e il muro esterno, che favoriscono la risalita di aria dal sottosuolo contenente radon e la successiva penetrazione all'interno dell'edificio attraverso fessure nella muratura;
    • Pianificare semplici misure supplementari, poiché si dovrebbero sempre avere due o tre assi nella manica da poter implementare dopo la ristrutturazione nel caso si verificasse un aumento del radon; per esempio, prevedendo l’installazione di bocchette d’aria esterna (ALD) per ridurre la pressione negativa nel piano interrato o, nel caso di lavori importanti nel piano cantina, l’installazione di un sistema di drenaggio del radon. Se necessario, quest’ultimo potrà essere attivato (pressurizzato) tramite un ventilatore.
    • Misurare il livello di radon dopo il risanamento.

    L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) fornisce ampie informazioni sull’argomento al sito www.ch-radon.ch. A questo link potete anche trovare l'elenco degli esperti di radon riconosciuti.

  • Formula corretta della standardizzazione

    Nella primavera del 2020 l’EnDK ha pubblicato la base di calcolo dell'etichetta energetica nel documento «Standardizzazione del CECE». Un esperto della Svizzera romanda ha recentemente richiamato la nostra attenzione su un errore nella formula del fattore di occupazione. Fino a quando non sarà possibile pubblicare una versione corretta del documento di standardizzazione, abbiamo riportato e descritto la formula corretta in questa voce delle FAQ. Qui potete trovare ulteriori informazioni sull’argomento. 

  • Recupero di calore

    Fondamentalmente, questi sistemi di recupero del calore sono caratterizzati dal fatto che non richiedono energia esterna. Il calore è per così dire liberamente disponibile come sottoprodotto. L'energia finale ponderata del recupero di calore è quindi pari a 0 (l'eventuale energia ausiliaria per il controllo e la regolazione può essere registrata come «ulteriore consumo» di elettricità).

    Pertanto,  è possibile scegliere il tipo «energia solare termica» come generatore di calore e attribuirgli una denominazione adeguata. Utilizzando l'esempio del recupero di calore di una doccia, il risultato sarebbe il seguente:

     

    In questo caso, il recupero di calore viene utilizzato solo per l'acqua calda. Di conseguenza, è necessario regolare solo l'area alimentata con acqua calda:

     

    Il risultato può essere controllato in «Sommario energia finale» sotto i risultati:

     

    Importante: per la tracciabilità, è importante che la quota del recupero di calore sia documentata. Se non è disponibile nulla, l'esperta/o CECE deve effettuare un calcolo o una stima corrispondente. Quindi, in questo esempio per il tasso di copertura del 22%, rispettivamente i 551 kWh di WE-2. Se questo calcolo fornisce un risultato in kWh, è meglio calcolare manualmente il grado di copertura corrispondente utilizzando l'energia finale dalla «Sommario energia finale», in modo che il risultato corrisponda al calcolo.

  • Registrazione e correzione climatica del consumo

    Nel caso di edifici esistenti, non tutto può essere visto durante l'ispezione o è documentato nei piani. Il calcolo della domanda è quindi basato non solo su ciò che è documentato, ma anche su valori empirici e in parte su ipotesi. Nello strumento CECE, questo si chiama «controllo della plausibilità». Questo confronto ha successo unicamente se è possibile comparare le mele con le mele. Da un lato, il consumo deve essere registrato nel modo più corretto possibile, e dall'altro si deve tener conto delle influenze climatiche oltre a quelle degli utenti. Mentre le influenze dell'utente e quelle climatiche sono definite nello strumento durante il calcolo della domanda, la correzione del clima avviene durante la registrazione del consumo.

    Registrazione del consumo

    Anche per gli esperti, registrare il «consumo annuale» non è facile e spesso richiede tempo, a seconda della fonte di energia. Per evitare spiacevoli sorprese, è consigliabile chiarire la situazione con il cliente già nella fase di offerta.

    Di solito, il consumo viene registrato su periodi di riscaldamento, cioè da metà anno a metà anno. Idealmente, il consumo di energia può essere letto direttamente dalle bollette. Grandi deviazioni nel consumo annuale devono essere messe in discussione e possono indicare una mancanza di dati.

    I requisiti minimi per il CECE sono tre periodi di riscaldamento. Nel caso di fonti di energia senza trasmissione e di grandi depositi, di solito si deve considerare un periodo più lungo. Per i sistemi di riscaldamento a olio, si raccomanda di includere almeno 4 o 3 riempimenti e il livello di riempimento attuale.

    Le quote per il riscaldamento, l'acqua calda e l'elettricità domestica devono spesso essere stimate. Determinare le quote di consumo per un edificio alimentato solo con elettricità, un cosiddetto «all-electric building», è piuttosto impegnativo. Come prima approssimazione per le quote di acqua calda ed elettricità domestica, i valori dello strumento CECE possono essere usati qui.

    Sfortunatamente, accade spesso che il consumo di energia sia sconosciuto o non conosciuto con sufficiente precisione. Si raccomanda di stimare la parte sconosciuta e di registrare queste stime nel CECE, per esempio sotto «Misure».

    Correzione del clima

    Il calcolo del fabbisogno di riscaldamento secondo la norma SIA 380/1 si basa sulle note stazioni climatiche della SIA MB 2028. La selezione per il calcolo dell'etichetta CECE è stabilita dai cantoni, ma la cosiddetta «migliore stazione climatica conosciuta» può essere definita all’interno dello strumento CECE per il controllo della plausibilità. Ad esempio, per un immobile a Brienz (BE), la stazione climatica «Interlaken» può essere definita al posto della stazione predefinita "Bern-Liebefeld".

    I dati per le 40 stazioni climatiche si basano sulla media a lungo termine degli anni 1984-2003. Come è noto, gli ultimi anni sono stati sempre più caldi e quindi i valori annuali dei gradi giorno di riscaldamento (GG) sono per lo più inferiori. Per esempio, la deviazione dalla media a lungo termine è di circa -12% nei tre periodi di riscaldamento tra il 2017-2020 per la stazione climatica «Buchs-Aarau».

    Se le differenze di temperatura accumulate (ATD) o i gradi giorno di riscaldamento (GG) introdotti dalla SIA dal 2015 sono utilizzati per la correzione del clima è secondario. A seconda del comportamento degli utenti, i GG dei mesi estivi possono anche essere omessi.

    Per la correzione del clima stesso, i prodotti di consumo e GG sono formati, sommati e divisi per i GG della stazione climatica. Se necessario, le parti fisse del consumo (per esempio l'acqua calda) devono essere aggiunte di nuovo.

     

    Alla fine, il calcolo dei bisogni può essere ottimizzato nello strumento CECE sulla base del controllo di plausibilità.

     

     

  • Scala

    Il trattamento delle scale secondo la SIA380/1 è spesso fonte di discussioni, che si concentrano particolarmente su dove deve essere definito esattamente il perimetro di isolamento, quali superfici dell'involucro dell'edificio devono essere registrate e quali semplificazioni si applicano:

    Caso A: edificio con scala aperta (di solito solo case monofamiliari)

    In caso di vani scala aperti (senza porte contro gli spazi abitativi e di lavoro), tutte le superfici dell'involucro dell'edificio e i relativi valori U devono essere indicati e presi in considerazione di conseguenza (SIA 380/1:2016 allegato C.1).

    Caso B: edifici con scala chiusa

    Nel caso di vani scala chiusi (porte verso spazi abitativi e di lavoro), tutte le aree dell'involucro dell'edificio e i valori U associati possono essere indicati e presi in considerazione di conseguenza.

    In alternativa, si può applicare la semplificazione con il valore U di 2,5W/(m2k), a condizione che non ci siano superfici di riscaldamento nel seminterrato della scala (SIA 380/1:2016 Allegato C.3.3). Questo vale anche per le case monofamiliari! Il perimetro di isolamento corre quindi lungo il soffitto del piano e non va nel seminterrato.

    Tuttavia, l'area di 2,5W/(m2k) include solo l'area di apertura nel soffitto del piano (area con gradini, sezione dell'ascensore) secondo la norma EN-102:

    Le restanti superfici (pianerottoli, aree di circolazione, accessi, soffitti, ecc.) devono essere indicate con i valori U corrispondenti.

    Caso C: edificio con scala fuori dal perimetro isolato

    Si applicano i normali requisiti contro non riscaldato: tutte le superfici dell'involucro dell'edificio e i relativi valori U devono essere indicati e presi in considerazione di conseguenza (SIA 380/1:260 Allegato C.2).

    Conclusione

    Il criterio della «scala chiusa» è essenziale per determinare se la semplificazione può essere applicata o meno. Come regola generale una scala è considerata chiusa se ha porte contro le stanze di soggiorno e di lavoro.

  • Stazione climatica

    Secondo la normalizzazione CECE, ogni classificazione CECE è calcolata nello stesso modo in tutta la Svizzera, con una sola eccezione: la stazione climatica. Nel calcolo del fabbisogno termico di riscaldamento secondo la norma SIA 380/1, oltre alla stazione climatica influiscono sia le perdite di calore per trasmissione e ventilazione, sia gli apporti di calore. Nel calcolo standard del CECE, viene sempre aggiunta anche l'altitudine sul livello del mare dell’edificio, tuttavia questa è presa in considerazione solo in minima parte nel calcolo della perdita di calore della ventilazione.

    I Cantoni definiscono nelle loro ordinanze sull'energia quali stazioni climatiche possono essere utilizzate per l’incarto energetico e per i CECE. Si fa una distinzione in base alla regione climatica e, in alcuni casi, all'altitudine. Quattordici cantoni specificano una sola stazione per tutto il territorio cantonale, mentre i cantoni alpini del Ticino ne specificano cinque e i Grigioni addirittura sei. Il Tool Online CECE limita la scelta delle stazioni in base al cantone di ubicazione selezionato. La corretta selezione della stazione climatica è estremamente importante poiché può generare differenze nell'ordine del 10% del fabbisogno termico di riscaldamento.

    In alcuni casi, queste differenze possono essere troppo grandi per il controllo di plausibilità e anche per lo studio di variante nel rapporto di consulenza, motivo per cui nel Tool Online CECE, oltre all’altitudine sul livello del mare dell'oggetto, si può definire anche la stazione climaticamente più simile come base per il calcolo con i dati di utilizzo attuali. Tutte le 40 stazioni del foglio dati SIA 2028 (dati climatici per la fisica degli edifici, l'energia e l'ingegneria delle costruzioni) possono essere selezionate liberamente ed elencate in questo campo di selezione. Ad esempio, per un immobile a Dornach (SO), la stazione climatica «Basel-Binningen» situata nelle immediate vicinanze può essere selezionata al posto della stazione «Wynau» indicata dal Cantone che si trova ai piedi del Giura. I dati delle stazioni climatiche attualmente disponibili  si basano sulla media pluriennale degli anni 1984-2003.

  • Wizard nel CECE

    In informatica, un programma di assistenza per l'inserimento guidato  dei dati è chiamato wizard. CECE Tool dispone di due programmi di wizard, "la procedura guidata riscaldamento/acqua calda" e «La procedura guidata involucro» L'idea di fondo è quella di generare dei valori consigliati ottimali, che permettono un rapido controllo di plausibilità iniziale e devono poi essere ottimizzati attraverso una procedura iterativa. Usati correttamente, i wizard contribuiscono sicuramente ad aumentare la produttività.

    Il Wizard riscaldamento / acqua calda aiuta ad entrare nei sistemi più comuni. L'applicazione è semplice ed intuitiva.

    Il Wizard edifici è più sofisticato nella sua applicazione. Include un generatore di aree e un generatore per i valori U dei componenti dell'edificio. La procedura si basa su uno studio in cui diverse migliaia di edifici con uso residenziale sono stati analizzati per alcune caratteristiche come l'anno di costruzione, l'orientamento, la situazione degli ampliamenti, la geometria, ecc. Il wizard dell'edificio genera valori di area dai valori di input dell'utente e dalla tipologia. Il wizard dell'edificio genera valori predefiniti per le aree e i valori U dai valori inseriti dall'utente e dalla tipologia. La qualità dei risultati della procedura guidata può divergere molto a seconda dell'oggetto e dei valori di input. I valori suggeriti possono essere molto vicini alla realtà per edifici tipici, come un condominio degli anni '50, ma possono anche deviare molto dalla realtà per una casa monofamiliare architettonicamente ambiziosa degli anni '60. L’uso dei Wizard è una decisione personale. In ogni caso, il suo utilizzo va sempre fatto con cautela, e tutti i valori suggeriti dovrebbero essere messi in discussione. Il wizard degli edifici non è, come suggerisce il termine inglese, un mago, bensì un assistente che deve essere supervisionato.

Strumenti di marketing

Qui troverete tutto ciò che riguarda la brochure, i loghi e il materiale espositivo.

  • Brochure CECE

    Nella Brochure i vostri clienti troveranno riassunte tutte le informazioni su CECE.

  • Loghi degli esperti

    Potete teletrasmettere qui i logo del CECE. Per il loro utilizzo vogliate leggere il regolamento d'uso (2023).

  • Materiale espositivo

    Grazie al materiale espositivo noleggiabile avete la possibilità di documentare il tema CECE in modo adeguato. Per maggiori dettagli si rivolga a uno dei seguenti centri di riferimento:


    CECE
    Centrale operativa per la Svizzera italiana
    c/o Associazione TicinoEnergia
    Ca' bianca
    Via San Giovanni 10CH-6500 Bellinzona
    cece@cece.ch