Know-How Transfer 2

Nella nostra sezione "Know-How Transfer", puoi trovare molti consigli e informazioni utili. Scopri a cosa devi prestare particolare attenzione quando prepari un CECE Plus, come puoi ridurre l'esposizione al radon a un livello non dannoso per la salute e cosa considerare quando scegli una stazione climatica.

  • Garanzia di qualità: gli errori più frequenti nel 2021

    Nell'ambito della garanzia di qualità, il rispetto delle norme viene controllato prima di tutto. Questo include anche le norme sottostanti, in particolare la SIA380/1.

    Nella pagina seguente troverai informazioni sugli errori più frequenti nel 2021.

  • Riduzione dell’esposizione al radon nelle ristrutturazioni di edifici ad alta efficienza energetica

    Il radon è un gas nobile radioattivo naturale, onnipresente, incolore, inodore e insapore. È un prodotto di decadimento dell’uranio che si trova nel suolo e nelle rocce. Il radon può sfuggire relativamente facilmente da terreni e rocce e diffondersi attraverso l'aria del suolo o dissolversi nell'acqua. Di conseguenza può anche entrare nell'aria interna degli edifici. L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) stima che circa il 10% dei casi di cancro ai polmoni sono causati dal radon. È la seconda causa più comune di cancro ai polmoni dopo il fumo.

    Per ridurre l'esposizione della popolazione svizzera alle radiazioni ionizzanti, l'attuale ordinanza federale sulla radioprotezione (ORaP, RS 814.501) considera tutta la Svizzera come una zona a rischio. La presenza di radon nell'aria interna degli edifici deve quindi essere valutata e prevista in un'analisi dei rischi in generale. Una prima indicazione per sapere se ci si deve aspettare concentrazioni elevate di radon può essere trovata nella mappa del radon pubblicata dal governo federale.

    Mappa del radon

    In Svizzera, le aree con la più alta contaminazione si trovano in particolare nelle Alpi, nel Giura occidentale e in alcuni luoghi anche nell'Altopiano centrale.

    Oltre alla natura del sottosuolo, la concentrazione di radon negli edifici dipende dalla costruzione o dalle condizioni dell'edificio e dal tasso di ricambio dell'aria nell'edificio. Questo è il motivo per cui edifici vicini hanno spesso concentrazioni di radon diverse. La certezza sulla concentrazione di radon può essere raggiunta solo attraverso la misurazione del radon. La concentrazione di radon si misura in becquerel per metro cubo (Bq/m3). 1 Bq/m3 significa che in un metro cubo d'aria un nucleo atomico di radon decade al secondo emettendo radiazioni ionizzanti.

    L’ORaP, rivista il 1° gennaio 2018, quantifica in 300 Bq/m3 il valore di riferimento (da non superare) della concentrazione di gas radon in media annua per i locali in cui le persone passano regolarmente diverse ore al giorno. I Cantoni sono responsabili dell'attuazione delle misure di protezione dal radon negli edifici.

    Una ristrutturazione energetica dell'edificio cambia l’ermeticità dell'involucro dell'edificio e di riflesso le condizioni di pressione come pure il tasso di ricambio dell'aria nell'edificio; ciò può portare a un aumento della concentrazione di radon negli ambienti chiusi. Allo stesso tempo, la ristrutturazione è anche un'opportunità per ridurre i livelli di radon a un livello accettabile e con un costo moderato. È consigliabile contattare un esperto di radon nella fase iniziale del progetto. La bonifica del radon in una fase successiva (a risanamento avvenuto) è molto più costosa.

    L'UFSP e i cantoni raccomandano di prendere in considerazione le seguenti misure durante la ristrutturazione degli edifici:

    • Misurare il livello di radon prima della ristrutturazione;
    • Rendere stagni i pavimenti di terra/ghiaia delle cantine, attraversamenti di tubi, crepe e giunti nei pavimenti e nelle pareti delle cantine;
    • Impedire il flusso d'aria dalla cantina ai locali abitabili sigillando porte e attraversamenti;
    • Impedire la formazione di pressione negativa nell’abitazione (cappe delle cucine con espulsione verso l’esterno, ventilatori d’estrazione nei WC, caminetti, bollitori con pompa di calore ed espulsione dell’aria verso l’esterno, ecc.). Nel caso di stufe da camera (ad esempio stufe-caminetto, stufe a gas, ecc.), assicurarsi che ci sia un’adduzione sufficiente di aria comburente dall’esterno. Idealmente, dovrebbe essere installata una condotta diretta dell’aria esterna;
    • L'installazione di un sistema di ventilazione controllata (Minergie) è vantaggiosa;
    • Evitare le cavità tra l'isolamento e il muro esterno, che favoriscono la risalita di aria dal sottosuolo contenente radon e la successiva penetrazione all'interno dell'edificio attraverso fessure nella muratura;
    • Pianificare semplici misure supplementari, poiché si dovrebbero sempre avere due o tre assi nella manica da poter implementare dopo la ristrutturazione nel caso si verificasse un aumento del radon; per esempio, prevedendo l’installazione di bocchette d’aria esterna (ALD) per ridurre la pressione negativa nel piano interrato o, nel caso di lavori importanti nel piano cantina, l’installazione di un sistema di drenaggio del radon. Se necessario, quest’ultimo potrà essere attivato (pressurizzato) tramite un ventilatore.
    • Misurare il livello di radon dopo il risanamento.

    L’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) fornisce ampie informazioni sull’argomento al sito www.ch-radon.ch. A questo link potete anche trovare l'elenco degli esperti di radon riconosciuti.

  • Selezionare la stazione climatica corretta

    Secondo la normalizzazione CECE, ogni classificazione CECE è calcolata nello stesso modo in tutta la Svizzera, con una sola eccezione: la stazione climatica. Nel calcolo del fabbisogno termico di riscaldamento secondo la norma SIA 380/1, oltre alla stazione climatica influiscono sia le perdite di calore per trasmissione e ventilazione, sia gli apporti di calore. Nel calcolo standard del CECE, viene sempre aggiunta anche l'altitudine sul livello del mare dell’edificio, tuttavia questa è presa in considerazione solo in minima parte nel calcolo della perdita di calore della ventilazione.

    I Cantoni definiscono nelle loro ordinanze sull'energia quali stazioni climatiche possono essere utilizzate per l’incarto energetico e per i CECE. Si fa una distinzione in base alla regione climatica e, in alcuni casi, all'altitudine. Quattordici cantoni specificano una sola stazione per tutto il territorio cantonale, mentre i cantoni alpini del Ticino ne specificano cinque e i Grigioni addirittura sei. Il Tool Online CECE limita la scelta delle stazioni in base al cantone di ubicazione selezionato. La corretta selezione della stazione climatica è estremamente importante poiché può generare differenze nell'ordine del 10% del fabbisogno termico di riscaldamento.

    In alcuni casi, queste differenze possono essere troppo grandi per il controllo di plausibilità e anche per lo studio di variante nel rapporto di consulenza, motivo per cui nel Tool Online CECE, oltre all’altitudine sul livello del mare dell'oggetto, si può definire anche la stazione climaticamente più simile come base per il calcolo con i dati di utilizzo attuali. Tutte le 40 stazioni del foglio dati SIA 2028 (dati climatici per la fisica degli edifici, l'energia e l'ingegneria delle costruzioni) possono essere selezionate liberamente ed elencate in questo campo di selezione. Ad esempio, per un immobile a Dornach (SO), la stazione climatica "Basel-Binningen" situata nelle immediate vicinanze può essere selezionata al posto della stazione "Wynau" indicata dal Cantone che si trova ai piedi del Giura. I dati delle stazioni climatiche attualmente disponibili  si basano sulla media pluriennale degli anni 1984-2003.